Beduini: "transfer" forzato
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- Category: Riflessioni
- Published on Monday, 31 October 2011 19:09
- Written by Marta Fortunato
Si aggrava la situazione dei beduini della Cisgiordania: un nuovo piano israeliano prevede il trasferimento forzato di quasi 30.000 persone. Ma anche nel deserto del Negev, le comunità beduine sono in pericolo.
Beit Sahour (Cisgiordania), 28 ottobre 2011, Nena News (nella foto: beduini senza casa nella Valle del Giordano, fonte: maannews) – Trasferimento forzato. Questo il termine utilizzare per indicare le politiche israeliane in area C. E questa volta a pagarne le conseguenze saranno i beduini della Cisgiordania. L’Amministrazione Civile Israeliana ha reso noto, due settimane fa, un piano per espellere oltre 27000 beduini che vivono nell’area C della Cisgiordania in un arco di tempo che va dai 3 ai 6 anni.
Secondo l’organizzazione israeliana per i diritti umani B’tselem, la prima fase di questo trasferimento forzato inizierà a gennaio 2012 e avrà come prime vittime 2300 beduini residenti nell’area intorno all’insediamento israeliano di Ma’ale Adummim. Essi verranno spostati vicino alla discarica di Abu Dis, pochi chilometri ad est di Gerusalemme.
Hebron, Israele demolirà l’impianto solare finanziato dalla Spagna
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- Category: Riflessioni
- Published on Monday, 31 October 2011 06:18
- Written by Mikaela Levin per l'Alternative Information Center (AIC)
The Alternative Information Center, 25/10/2011
Israele ha pianificato la demolizione dell’impianto di energia solare della città di Mneizel, nel distretto di Hebron. L’impianto fornisce elettricità al villaggio circondata da colonie israeliane ed è stato finanziato dal governo spagnolo con circa 300mila euro.
Se Israele porterà avanti l’ordine di demolizione, il governo spagnolo chiederà un risarcimento?
La piccola città palestinese di Mneizel, a circa 70 chilometri a Sud di Hebron, ha goduto per due anni e mezzo di chiacchiere fino a tarda ora, di studio e cene di notte, di film in tv e di cartoni animati, della meraviglia del conservare cibo in frigo e delle numerose possibilità di impiego permesse dall’elettricità. Avrebbe potuto godere di tutto questo molto prima, ma si trova in Area C, sotto il totale controllo israeliano secondo quanto stabilito dagli accordi di Oslo, e le autorità israeliane avevano negato alla città questo essenziale servizio.
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Centro Peres
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- Category: Rete ECO
- Published on Saturday, 29 October 2011 16:59
- Written by Giorgio Forti
Egregio Pastore Ricca
c/o Chiesa Evangelica Valdese
Corso Vittorio Emanuele 23, Torino
Milano, ottobre 2011
Egregio Pastore Ricca,
Da molti anni attribuisco il mio 8 per mille alla Chiesa Valdese, sebbene io non sia Valdese, perché ero persuaso che la vostra Chiesa utilizzasse quanto riceve dai contribuenti per opere di assistenza umana, senza trattenere nulla per le proprie attività di culto o le proprie necessità.
Struggling for water in Gaza
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- Category: Riflessioni
- Published on Friday, 28 October 2011 21:20
- Written by Leila al-Najar and Ishraq Othman
October 22, 2011
The Beach camp “Al-shate" is located to the west of Gaza City. Small houses are crowded together with an unbearable smell springing from the wastewater running through the alleys. As volunteers in Youth for the Right of Water and Sanitation project (YRWS) we occasionally visit homes there randomly for our case study on water problems. Residents suffer enormously from serious water problems caused by the Israeli occupation which for years has undertaken exploiting and withdrawing all our pure water resources; groundwater, the Jordan River, the Gaza valley and Lake Tiberius. Thus, all aquifers start to run out and the problem of salty water is increasingly appearing in most houses in Gaza.
We visited the home of Haider Saed Abu-Jazya, a 51 year old carpenter and a father of 14 children whose family has a long miserable history with water. "We have been suffering from water shortage and unfair distribution for 10 years. It’s only available for two days a week beginning at midnight only to run out again in the morning. Along with the problem of polluted insufficient supply another problem has emerged, salty water” said Haider who looks older than his age.
Scuola palestinese a rischio di demolizione!
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- Category: Riflessioni
- Published on Friday, 28 October 2011 17:45
- Written by Amnesty International
Data di pubblicazione dell'appello: 20.10.2011
Status dell'appello: aperto
UA:118/11 ASA 17/021/2011
Una scuola elementare per i bambini palestinesi beduini nella zona di Gerusalemme sta per essere distrutta, dopo che coloni israeliani hanno fatto pressione sui militari affinché procedessero con la demolizione. Questa demolizione potrebbe avvenire in qualsiasi momento, lasciando senza scuola circa 70 bambini della tribù araba dei jahalin. Sono anche previste a breve demolizioni di alcune case di beduini della zona.
Il piano di demolizione della scuola jahalin fa parte di una più ampia campagna di espulsioni forzate di beduini che risiedono nella zona est di Gerusalemme, vicino agli insediamenti israeliani di Maale Adumim e Kfar Adumim. Questi due insediamenti, come tutti gli altri nei Territori palestinesi occupati, sono illegali in base al diritto internazionale. La scuola viene utilizzata da diverse comunità beduine di al-Ahmar Khan, che si trova nella zona C della Cisgiordania, dove Israele ha il pieno controllo civile e militare. Queste comunità beduine subiscono continue vessazioni da parte delle autorità militari israeliane e dei coloni israeliani.