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Siria: sì agli osservatori, Fratelli musulmani stanno alla porta
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- Catégorie : Riflessioni
- Publié le dimanche 11 décembre 2011 01:02
- Écrit par Emma Mancini
Damasco accetta l’ultimatum della Lega Araba per l’ingresso degli ispettori. Bloccate le nuove sanzioni previste contro Bashar. Dietro le quinte i Paesi del Golfo sperano di liberarsi di un regime nemico e di favorire la salita al potere dei Fratelli Musulmani. E Hamas continua a tacere, spezzata da contraddizioni interne.
Beit Sahour (Cisgiordania), 5 dicembre 2011, Nena News (nella foto, il presidente siriano Bashar al-Assad) – La Siriaaccetta la richiesta della Lega Araba e apre la porta di casa agli osservatori internazionali. Sabato il comitato ministeriale della Lega aveva concesso a Damasco altre 24 ore per permettere l’ingresso nel Paese di osservatori internazionali. Le 24 ore erano trascorse senza che il presidente Bashar al-Assad non avesse dato alcuna risposta.
Risposta che è giunta oggi per bocca del ministro degli Esteri siriano, Walid al-Moallem. In una lettera indirizzata a Nabil Elaraby, presidente della Lega Araba, Damasco dice di “rispondere positivamente” alla richiesta dell’organizzazione.
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La trappola europea
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- Publié le dimanche 11 décembre 2011 00:47
- Écrit par Carlo Clericetti
la Repubblica.it, 09 dicembre 2011
molti economisti queste cose le avevano dette subito, appena era stata decisa - essenzialmente da Frau Merkel - la ricetta di durissimi sacrifici da imporre alla Grecia per farle pagare la finanza allegra e i trucchi di bilancio degli anni passati. La punizione, però, riducendo i redditi genera recessione, la quale fa diminuire le entrate: così il saldo di bilancio peggiora lo stesso e rende necessari altri tagli, che però peggiorano la recessione... e così via fino al default. La teoria secondo cui il taglio delle spese permetterà di ridurre le imposte, e l'aspettativa che questo avvenga stimolerà gli investimenti e anche i consumi, si è rivelata per quel che è: un'illusione. Se la gente ha meno soldi spende di meno, e le imprese non investono quando la prospettiva è di consumi in calo.
Israel is a third-world country in denial
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- Publié le samedi 10 décembre 2011 09:19
- Écrit par Gideon Levy
01.12.11
Every fifth Israeli lives in fear of hunger, every 10th suffers from hunger.
(...) There are people who want us to be scared by the Iranian bomb rather than by the home-grown social-welfare bomb; there are people who gladly devote themselves to this act of whitewashing and denial.
L'ordine sociale islamico
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- Publié le samedi 10 décembre 2011 02:47
- Écrit par Michele Giorgio
Il Manifesto, 3 Dicembre 2011
SCENARI · L’analisi di Hani Shukrallah, direttore dell’edizione online di al-Ahram
L'Egitto volta pagina. I risultati della prima delle tre fasi delle elezioni legislative, dicono in modo inequivocabile che le forze islamiste, a cominciare dai Fratelli musulmani, sono le più popolari. I partiti liberali e quelli di sinistra ottengono consensi significativi ma nell'Assemblea del popolo (Camera bassa) saranno una minoranza. L'Egitto perciò si allinea a Marocco e Tunisia. Sugli scenari egiziani e regionali abbiamo intervistato l'analista e giornalista Hani Shukrallah, direttore dell'edizione online del quotidiano al Ahram.
In Egitto come in Tunisia
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- Catégorie : Riflessioni
- Publié le samedi 10 décembre 2011 02:45
- Écrit par Paolo Gerbaudo - Il Cairo
Il Manifesto, 3 Dicembre 2011
EGITTO, PROTESTE AL CAIRO A PIAZZA TAHRIR/REUTERS
IL CAIRO · Al voto, schiacciante vittoria del braccio politico dei Fratelli musulmani
L'Egitto come la Tunisia: dopo la rivoluzione, arrivano gli islamisti. A quattro giorni dalla chiusura del primo dei tre round delle elezioni parlamentari che comprendeva grandi aree urbane come Cairo, Alessandria, Damietta e Port Said, nella sede del partito «Hurreya wa Adala» (Giustizia e libertà), regna il caos. In un'attesa conferenza stampa, che si è svolta ieri sera, la commissione elettorale non è stata in grado di fornire le percentuali dei partiti.