Separazione economica sotto controllo israeliano
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- Category: Politiche israeliane
- Published on Friday, 06 January 2012 10:05
- Written by Shir Hever*
Il panorama politico israeliano ha al suo interno partiti e correnti con diversi approcci alla colonizzazione dei territori palestinesi. Queste differenze hanno conseguenze economiche non trascurabili.
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Lavoratori-palestinesi |
I cittadini palestinesi di Israele
I cittadini palestinesi di Israele, attualmente il 20% circa dell’intera popolazione israeliana, sono stati sottoposti alla legge marziale dal 1948 al 1966. Le autorita’ di governo chiusero agli ebrei di non acquistare i prodotti palestinesi nè di far uso di forza-lavoro palestinese, perciò lo sfruttamento della forza-lavoro palestinese in quel lungo periodo è stata minima. Non solo la maggior parte delle terre è stata espropriata, ma anche gli stessi palestinesi sono stati tenuti ai margini dell’economia israeliana e costretti a sviluppare un’economia di nicchia.
Il salario della paura
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- Category: Italia
- Published on Friday, 06 January 2012 00:24
- Written by Valentino Parlato
il Manifesto, 24.12.2011
Camera e Senato hanno approvato la manovra «salva Italia», ma le analisi sullo stato reale del nostro Paese ci dicono che la «salvezza» si allontana. Siamo in recessione e ci resteremo ancora. Gli ultimi dati dell'Istat mostrano come a un incremento delle retribuzioni (su base annua) dell'1,5% (la crescita tendenziale più bassa dal 1910) ha corrisposto un aumento dell'inflazione pari al 3,3%. Questi dati ci dicono che c'è una riduzione del potere d'acquisto dei salari e quindi che siamo di fronte a un calo dei consumi e della domanda complessiva. I lavoratori salariati sono più poveri, ma anche le imprese di produzione e di commercio subiranno un calo nelle vendite dei loro prodotti. L'Istat ci dice che siamo al divario salari-prezzi più alto dal 1977. Salari così mettono paura per l'avvenire.
Israeli leaders are also advocates of 'Greater Israel'
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- Category: Politiche israeliane
- Published on Tuesday, 03 January 2012 21:14
- Written by Aner Shalev
If [Gideon Sa'ar,] a minister who does not belong to the radical right believes there is room for only one state between the Mediterranean Sea and the Jordan River, it would be interesting to hear what the more extremist ministers in Likud and the other coalition parties think. But if so, the integrity of the Land of Israel is not a message being conveyed exclusively by the hilltop youth. It's a message originating in the government that is now spreading among the public. (...)
The Jordan has two banks, and both are ours, the hilltop youth cried. And we are forced to remember that according to various traditions, the Greater Land of Israel includes Trans-Jordan as well. (...)
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Otherwise Occupied / We will remember
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- Category: Gaza
- Published on Tuesday, 03 January 2012 03:47
- Written by Amira Hass
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Shurrab family |
Inscription left by soldiers in the house from which fatal shots were fired at the Shurrab family.
Photo by: Amira Hass
At 11 P.M., 10 hours after the shooting, still pinned against the wall, the father noticed that his bleeding son was becoming cold and that his breathing was becoming labored. He managed to carry his son back to the gunshot-riddled vehicle, hoping it would be warmer there. But half an hour after midnight, between Friday and Saturday, the son drew his last breath, in his father's arms.
Buon anno comunque
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- Category: Italia
- Published on Monday, 02 January 2012 00:34
- Written by Galapagos
il Manifesto, 31.12.2011
Buon anno. Si fa per per dire. «Il 2011 è stato un anno horribilis, ma il 2012 potrà essere peggiore», era il titolo di ieri di un servizio dell'agenzia Radiocor. Titolo corretto: il 2012 si annuncia non orribile, ma terribile. E non solo in Italia.