Dossier
Damasco, senza turisti, fra proteste e crisi economica
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- Category: Siria
- Published on Friday, 06 January 2012 22:38
- Written by Miriam Giannantina - Damasco
Il Manifesto, 30 Dicembre 2011
Attesa per la missione della Lega araba
A Damasco, soli 150 km da Homs, roccaforte delle proteste, in apparenza la vita scorre come sempre, c'è traffico nelle strade, i negozi sono aperti. Ma l'atmosfera è più tesa e cupa della scorsa estate. Anche se nel centro della città non ci sono state manifestazioni di protesta contro il regime di Bashar al Assad, a causa soprattutto della visibile presenza e del controllo dei servizi di sicurezza (mukhabarat) dicono gli attivisti, le proteste e la conseguente repressione hanno interessato interi quartieri - anche centrali come quello di Midan. Episodi di protesta sono diffusi, come cortei improvvisati all'università e nelle scuole. Dopo 9 mesi di proteste e repressione si vedono pochi sorrisi, piuttosto un'aria depressa e preoccupata. La crisi ormai è innegabile, anche se la sua lettura può essere opposta in una società sempre più polarizzata.
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Le manovre di Hamid Karzai per creare una società civile asservita al suo governo
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- Category: Europa, Usa, etc
- Published on Friday, 06 January 2012 22:25
- Written by Giuliano Battiston
Il Manifesto 30 Dicembre 2011
AFGHANISTAN - Silurati operatori indipendenti della Commissione per i diritti umani
Anche in Afghanistan, come in Italia, dietro le nomine dei «tecnici» si nascondono scelte politiche. Qui si tratta della Afghanistan Indipendent Human Rights Commission (Aihrc), l'ente indipendente ma riconosciuto dal governo a cui è affidato il monitoraggio dei diritti umani nel paese. Giorni fa il presidente Karzai ha deciso di non rinnovare l'incarico a tre membri della commissione, due dei quali, Fahim Hakim e Nader Nadery, stimati per l'onestà e l'autonomia del loro operato. A sostituirli, due uomini e una donna conosciuti finora solo per l'affiliazione governativa.
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Israele si prepara a passare 70.000 palestinesi di Gerusalemme alle carte d’identità della West Bank
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- Category: Gerusalemme
- Published on Friday, 06 January 2012 19:50
- Written by Allison Deger
Associazione di Amicizia Italo-Palestinese, 1 Gennaio 2012
Mondoweiss.net
28.12.2011
Questa settimana, il sindaco di Gerusalemme Nir Barkat ha annunciato progetti di revoca delle carte di identità a 70.000 abitanti di Gerusalemme, trasferendoli all’amministrazione civile della West Bank. Anche se non si tratta di uno spostamento fisico, questa revoca delle carte di identità rappresenterà la più ampia rimozione di massa dei diritti di cittadinanza dal 1967, la Naksa o "sconfitta" palestinese. I palestinesi che nel '67 erano stati costretti all’esilio come profughi o che si trovavano in viaggio all’estero erano stati spogliati dei loro documenti di identità palestinesi.
Abitanti di Silwan, che ora devono far fronte al 'transfer' nella West Bank
Quelli dei quartieri di Gerusalemme Est come Silwan, il cui status di residenti verrà revocato, sono già annessi geograficamente alla "Gerusalemme più grande" dal muro di sicurezza. Il suo percorso recide Silwan dagli altri quartieri palestinesi di Gerusalemme Est che si trovano ad est del muro e ad ovest della colonia di Ma’ale Adumim.
Il 23 dicembre, il giornalista di Ha’aretz Nir Hassan ha riportato che il togliere le carte di identità di Gerusalemme coincide con l’inaugurazione di un nuovo enorme checkpoint nel quartiere di Shuafat a Gerusalemme Est ed il riprendere la costruzione di una strada per coloni che collega Gerusalemme con Ma’ale Adumim. Il completamento della costruzione, connesso al nuovo checkpoint, taglierebbe in pratica la West Bank a metà – e completerebbe l’annessione fisica di Gerusalemme est.
Corsa al gas levantino, Libano indietro
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- Category: Libano
- Published on Friday, 06 January 2012 10:54
- Written by Giorgia Grifoni
A Beirut spetterebbe una fetta del giacimento Leviathan ma fa fatica a trovare una propria strategia energetica. A causa del conflitto con Israele e della sua composizione politica interna.
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caridi |
Separazione economica sotto controllo israeliano
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- Category: Politiche israeliane
- Published on Friday, 06 January 2012 10:05
- Written by Shir Hever*
Il panorama politico israeliano ha al suo interno partiti e correnti con diversi approcci alla colonizzazione dei territori palestinesi. Queste differenze hanno conseguenze economiche non trascurabili.
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Lavoratori-palestinesi |
I cittadini palestinesi di Israele
I cittadini palestinesi di Israele, attualmente il 20% circa dell’intera popolazione israeliana, sono stati sottoposti alla legge marziale dal 1948 al 1966. Le autorita’ di governo chiusero agli ebrei di non acquistare i prodotti palestinesi nè di far uso di forza-lavoro palestinese, perciò lo sfruttamento della forza-lavoro palestinese in quel lungo periodo è stata minima. Non solo la maggior parte delle terre è stata espropriata, ma anche gli stessi palestinesi sono stati tenuti ai margini dell’economia israeliana e costretti a sviluppare un’economia di nicchia.