Attacco di Kafr Douma: dopo il padre, muore anche la madre del piccolo Ali
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- Category: Cisgiordania
Si tratta del terzo decesso nel rogo del 31 luglio scorso, quando un gruppo di coloni lanciò bottiglie incendiare nella casa dei Dawabsheh bruciando vivo il piccolo Ali di 18 mesi. Una settimana dopo era deceduto il padre Saad. E i colpevoli sono ancora a piede libero
Roma, 7 settembre 2015, Nena News - Non ce l’ha fatta Riham Dawabsheh, 27 anni appena compiuti, a sopravvivere oltre. Con ustioni di terzo grado su oltre 90 per cento del corpo, è morta subito dopo la mezzanotte dopo quaranta giorni di agonia. Lo riferiscono i media arabi, citando i familiari della vittima.
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ONU. Gaza “inabitabile” in meno di cinque anni
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- Written by NENA-News
- Category: Gaza
Le Nazioni Unite ribadiscono l’allarme, lanciato anche da altri, sul costante peggioramento delle condizioni di vita a Gaza in un rapporto diffuso ieri dalla Conferenza per il Commercio e lo Sviluppo.
Roma, 2 settembre 2015, Nena News – L’allarme era già stato lanciato in passato ma le Nazioni Unite tornano a mettere in guardia sul costante peggioramento delle condizioni di vita nella Striscia di Gaza. In nuovo rapporto diffuso ieri dalla Conferenza per il Commercio e lo Sviluppo dell’Onu, si avverte che Gaza potrebbe essere “inabitabile” in meno di cinque anni, se saranno confermate le attuali tendenze. Il lungo e duro embargo, ben otto anni, attuato da Israele dopo la presa del potere a Gaza da parte del movimento islamico Hamas e tre offensive militari dello Stato ebraico negli ultimi sei anni, hanno creato condizioni non più sostenibili, in un territorio minuscolo dove vivono quasi due milioni di palestinesi.
West Bank Demolitions Are Not Law Enforcement but Expulsions
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- Written by Haaretz Editorial
- Category: Opposizione israeliana
Haaretz, Aug. 19, 2015
Since the beginning of the year Israel has demolished over 300 Palestinian structures - the purpose is clear: to pressure local Palestinians to leave the Israeli controlled Area C.
Palestinian flag and tents in Susiya village, south of the West Bank city of Hebron July 20, 2015.Reuters
Bulldozers and inspectors from the Civil Administration, accompanied by an Israel Defense Forces unit, demolished 22 structures in four Bedouin communities east of Jerusalem and north of Ma’aleh Adumim on Monday morning – 11 were residential buildings and the rest pens for goats and sheep and other agriculture structures. Undeterred by the intense heat, the Civil Administration took only a few hours to deprive 74 people, including 48 children, together with their flocks, of the roofs over their heads in the communities of a-Sa’idi, Wadi Shneisel, Bir al-Maksub and Abu-Falah, in the Khan al-Ahmar area.
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A un mese dal rogo restano liberi gli assassini di Ali
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- Written by Michele Giorgio
- Category: Politiche israeliane
I palestinesi sono convinti che le autorità israeliane non stiano realmente cercando i responsabili della morte del bimbo di 18 mesi e del padre Saad, uccisi dal rogo innescato con ogni probabilità da coloni ebrei a Kfar Douma
– Il Manifesto
Gerusalemme, 2 settembre 2015, Nena News – «Tolleranza zero con gli estremisti» proclamò ad alta voce il premier israeliano Netanyahu. «Abbiamo affrontato il fenomeno del terrorismo ebraico troppo debolmente» aggiunse il capo dello stato Rivlin. «Misure risolute per proteggere la popolazione locale» dalla violenza dei coloni israeliani, invocò con forza l’alto rappresentante della politica estera dell’Ue Federica Mogherini. Il presidente palestinese Abu Mazen da parte sua assicurò «Presenteremo il caso alla Corte penale internazionale». Fece scalpore il rogo che nella notte tra il 30 e il 31 luglio carbonizzò Ali Dawabshah, 18 mesi, e che una settimana dopo avrebbe ucciso anche Saad Dawabshah, il padre del bimbo palestinese, rimasto gravemente ustionato. Dopo quella notte in cui alcuni individui lanciarono bottiglie incendiarie contro l’abitazione dei Dawabshah nel villaggio di Kafr Douma, il mondo apprese della violenza degli estremisti di destra e dei coloni israeliani in Cisgiordania che i palestinesi denunciano invano da anni. Lo stesso esercito e i giornali israeliani sin dal primo momento non ebbero dubbi sulla paternità dell’azione assassina. La firma lasciata sulle pareti annerite della casa non lasciava alternative: “Vendetta” e “Lunga vita al Messia”. Parole e slogan dei “redentori” della biblica terra di Israele, “Eretz Israel”, forse intenzionati a vendicare la demolizione ordinata un paio di giorni prima dalla Corte Suprema di un paio di edifici nella colonia ebraica di Bet El.
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Don't Say We Didn't Know 464
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- Written by Amos Gvirtz
- Category: Opposizione israeliana
25.08.15
Many demolitions were carried out last week in the West Bank. Most of them were exposed in the media.
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