04/03/2018

 

Care/i  amiche/i,

Vogliamo esprimere la nostra totale solidarietà a Olivia Zemor ed a tutti voi per il processo penale intentato contro di lei dall'Unione delle Comunità Ebraiche di Francia.

13.12.2017

The Nationalist drift of the contemporary world seems unstoppable. The theory of national identity, which originated in Europe during the French Revolution and which transformed the King’s subjects into Citizens with rights and obligations, also -perhaps unconsciously- supplied the theoretical basis for the creation of a new idol: the Nation.

November the 19th, 2017

Open letter condemning Israeli Supreme Court’s decisions making way for the expulsion of 750-1,000 Bedouin residents in the north of the Jordan Valley.

We, the Italian network of Ebrei Contro l’Occupazione (Jews Against the Occupation), call on European Union governments, and especially our own Italian Government, to take a strong position against Israel’s policy of ethnic persecution, which includes the planned expulsion of  Bedouins living in the northern Jordan Valley villages of Ein el-Hilweh and Al Maleh to enable the construction of a Jewish town on land located in part of the Israeli occupied West Bank known as Area C, currently under full Israeli administrative and security control.

la Repubblica, 27 novembre 2017

 

ROMA - La Rete Italiana degli Ebrei Contro L’Occupazione chiede ai Governi dell’Unione Europea e, in particolare, al Governo italiano, di assumere una posizione forte contro la politica di Israele, che persegue una persecuzione etnica attraverso espulsioni pianificate dei Beduini che vivono nei villaggi di Ein el-Hilweh e Al Maleh, nel Nord della Valle del Giordano. Tutto questo per realizzare la costruzione di una città ebraica, su terra localizzata nella parte della West Bank, conosciuta come Area C, ora sotto completo controllo israeliano, sia amministrativo che di sicurezza.

28 giugno 2017

Gent. dott. Santoro, nella sua trasmissione di giovedì 22 giugno molti dei suoi ospiti si sono scandalizzati quando un giovane di origine marocchina, presente fra il pubblico in studio, ha affermato che quello in atto da anni contro i palestinesi è un genocidio. Forse il giovane ha usato un termine improprio anche se la definizione di “genocidio”, coniata dalle Nazioni Unite nel ’48, gli darebbe ragione. Tuttavia non ci interessa in questo momento soffermarci a polemizzare su un termine quanto, purtroppo, riaccendere la sua attenzione, e quella del suo pubblico, su quanto sta succedendo ancora una volta a Gaza, preda di una gravissima crisi provocata dal taglio di energia da parte di Israele, suo maggiore erogatore.