Internazionale, 23 febbraio 2015
ho paura delle reazioni violente dell’esercito israeliano. Si protestava contro il progetto israeliano di costruire un insediamento per beduini su terre confiscate al villaggio palestinese di Abu Dis. Da due settimane gli attivisti cercano di ostacolare i lavori montando delle tende e costruendo delle strutture provvisorie in legno o in cemento, senza farsi intimidire dall’esercito israeliano.
La mattina del 16 febbraio i soldati hanno sparato delle granate stordenti verso di noi. Io sono scappata, ma i giovani attivisti sono rimasti lì con il loro leader, il più anziano Bassem. Più tardi io e Bassem siamo andati a Hebron per discutere della questione con alcuni dirigenti di Al Fatah. Quando siamo tornati, abbiamo saputo che trenta attivisti erano rimasti feriti e cinque erano stati arrestati.