January 22, 2018

Nel campo profughi di Betlemme la distribuzione di cibo è già sospesa. Per i rifugiati, però, non si tratta di una questione assistenziale, ma politica: tagliare i fondi all’agenzia Onu significa negare l’esistenza stessa dei rifugiati

Il campo profughi di Aida (Foto: Chiara Cruciati/Nena News)

Il campo profughi di Aida (Foto: Chiara Cruciati/Nena News)

 – Il Manifesto

Aida (Cisgiordania), 22 gennaio 2018, Nena News – All’ingresso del campo profughi di Aida, all’angolo con l’Intercontinental Hotel, staziona una jeep della polizia palestinese. È l’ultimo natale dell’anno, quello armeno, e il presidente Abu Mazen farà visita alla comunità di Betlemme. I poliziotti controllano la via stretta che conduce al campo e al primo murales che recita un «Welcome to Aida»: c’è da evitare che i ragazzini tirino pietre. Se ad Abu Mazen o ai soldati israeliani arroccati dietro al Muro non è chiaro.

January 8, 2018

Una nuova legge revoca diritti e sussidi garantiti da Saddam Hussein ai rifugiati della Nakba. Un dramma politico e umano al quale si aggiunge in questi giorni il rischio concreto del congelamento dei fondi Usa all’Unrwa, l’agenzia che assiste 5 milioni di profughi palestinesi

Profughi palestinesi in Iraq (Foto: Al Jazeera)

Profughi palestinesi in Iraq (Foto: Al Jazeera)

Roma, 8 gennaio 2017, Nena News – Profughi due, anche tre volte. È il destino dei rifugiati palestinesi del 1948 e dei loro discendenti ai quali Israele non consente, e ripete che non lo permetterà mai, il ritorno nella loro terra, e che sono trattati da ospiti sgraditi in mezzo mondo arabo. L’Iraq dove i palestinesi fino all’invasione anglo-americana del 2003 e alla caduta di Saddam Hussein godevano di sussidi, solidarietà e diritti, si è gradualmente trasformato in un oppressore dei profughi.

15/5/2017

VIDEO. Dal Libano il racconto della catastrofe del popolo palestinese. Sette decenni dopo il 60% resta profugo, mentre dentro i confini della Palestina storica gli spazi e i diritti si riducono ogni giorno di più

nakba

testo della redazione, video di Sonia Grieco

Beirut, 15 maggio 2017, Nena News – Sono passati 69 anni dal 15 maggio 1948 quando Israele dichiarò la propria nascita sulle ceneri della Palestina storica.

16/9/2017

sabra4

 

That ceasefire lasted only three weeks. The multinational peacekeeping force, entrusted by the ceasefire agreement to protect the civilians left behind, abruptly withdrew. On September 15, several hundred Israeli tanks drove into West Beirut. Some of them ringed and sealed off Sabra-Shatila to prevent the inhabitants from fleeing. The Israelis sent their allies; a group of Christian militiamen trained and armed by them, into the camp. When the tanks withdrew from the perimeter of the camp on the 18 September, they left behind 3,000 dead civilians. Another seventeen thousand were abducted and disappeared.

Haaretz, May 30, 2017

 

“Why are you only interested in Syrian refugees and not in us, the Palestinian refugees?” answers Osama in a markedly Palestinian dialect.