Ai quattro missili lanciati dal territorio siriano, Israele risponde con 14 raid: una vittima. L’esercito accusa Jihad Islamica, che nega, e Teheran nel tentativo di ritirare fuori dal cilindro la minaccia iraniana.

Artiglieria pesante israeliana al confine con la Siria (Foto: Atef Safadi/EPA)

Artiglieria pesante israeliana al confine con la Siria (Foto: Atef Safadi/EPA)

AGGIORNAMENTO ore 12 – ALTRO RAID ISRAELIANO: 5 MORTI IN SIRIA

Secondo la tv di Stato siriana, stamattina un nuovo raid israeliano contro il sud del paese ha colpito un’auto vicino il valico di Quneitra uccidendo cinque civili. Diversa la versione dell’Osservatorio Siriano per i diritti umani, associazione schierata contro il presidente Assad: il raid avrebbe centrato un’automobile con a bordo combattenti vicini al governo, uccidendone cinque. Tra loro membri della Jihad Islamica, secondo Israele responsabili del lancio di missili di ieri.

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Stavolta però la guerra è solo fittizia: Mosca e Washington stanno già cooperando ma non lo dicono. Intanto il presidente Assad vola in Russia per incontrare Putin

Il presidente siriano Assad e il russo Putin ieri al Cremlino (Foto: RIA Novosti/Reuters)

Il presidente siriano Assad e il russo Putin ieri al Cremlino (Foto: RIA Novosti/Reuters)

Roma, 21 ottobre 2015, Nena News – Una visita che ha sorpreso i media di tutto il mondo, la prima all’estero dal 2011: ieri il presidente siriano Assad è volato a Mosca per incontrare il presidente Putin, l’uomo che lo sta salvando dalle sabbie mobili della guerra civile siriana.

«L’ingresso della Russia nella scena siriana cambia le regole del gioco», scrive Amos Harel, analista di Haaretz. Israele si prepara a fare i conti con la presenza militare di Mosca in appoggio al presidente Bashar Assad che limiterà il dominio dei cieli della sua aviazione

Un Sukhoi russo in missione di addestramento

Un Sukhoi russo in missione di addestramento

Gerusalemme, 11 settembre 2015, Nena News – A inizio settimana il quotidiano libanese al Akhbar aveva salutato con favore il maggior coinvolgimento militare della Russia a sostegno del presidente Bashar Assad e delle forze governative siriane in affanno contro la galassia di formazioni jihadiste e qaediste – dall’Isis ad al Qaeda (al Nusra) – ben armate e finanziate dalle generose donazioni che arrivano dai Paesi del Golfo. Secondo il quotidiano, l’intervento militare di Mosca impedirà o almeno ostacolerà futuri attacchi aerei israeliani in Siria e invia un segnale preciso al leader turco Erdogan, nemico giurato di Assad. Al Akhbar vola troppo alto, immagina una Russia decisa in Siria ad opporsi anche militarmente allo Stato di Israele, dal quale, peraltro, ha appena comprato una decina di droni per tenere sotto controllo la frontiera con l’Ucraina. Allo stesso tempo è evidente che, come ha scritto Amos Harel, autorevole analista militare del quotidiano israeliano Haaretz, «L’ingresso della Russia nella scena siriana cambia le regole del gioco».

Controffensiva del governo: ripresi villaggi a sud, si avanza sull’autostrada. Migliaia di persone in fuga per timore di nuovi scontri

Aleppo - foto Reuters

Aleppo – foto Reuters

AGGIORNAMENTO ore 14     Raid russi hanno colpito ieri notte la provincia di Lattakia: decine di morti

Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, Ong di stanza a Londra e vicina all’opposizione al regime di Damasco, i raid aerei russi avrebbero ucciso ieri notte almeno 120 persone tra cui donne e bambini. Diversi i dati offerti dalle Agenzie Afp e Anadolu che parlano rispettivamente di 45 e 42 persone morte nei bombardamenti di lunedì.

Secondo fonti locali i caccia dello Stato ebraico hanno ucciso 2 militanti di Hezbollah e tre attivisti pro-Assad nei pressi del villaggio di Khader, non lontano dalle linee di armistizio tra Israele e Siria

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Roma, 29 luglio 2015, Nena News – L’aviazione israeliana è entrata in azione sul villaggio di Khader, Alture del Golan, controllato dalle forze governative siriane, colpendo una macchina. Il bilancio è di cinque morti: due uomini del gruppo sciita libanese Hezbollah e tre attivisti pro-Assad. Lo ha riferito l’Osservatorio siriano per i Diritti umani, con sede a Londra. Le Forze armate israeliane non hanno commentato.