30/9/2017
Ad un mese dal grande sciopero di Mahalla al-Kubra, il presidente al-Sisi punisce i sindacati indipendenti. Dalla fiera Sahara Expo, intanto, il nuovo ambasciatore italiano Cantini lancia un aumento di cooperazione economica con Il Cairo
Gli operai della Torah Cement durante il presidio
Roma, 30 settembre 2017, Nena News – Quando si muove Mahalla al-Kubra, i regimi al Cairo tremano. Un adagio spesso ripetuto nel distretto tessile sul Delta del Nilo, cuore pulsante delle lotte dei lavoratori e dei conflitti socio-economici con il governo centrale. Lo sa anche il generale-presidente al-Sisi che ha atteso un mese dalla fine dello sciopero che ha coinvolto ad agosto 17mila operai dei 30 stabilimenti industriali per abbattere sui sindacati indipendenti la scure della punizione.
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