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- Écrit par Mohamad el-Masry
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The abysmal turnout for parliamentary elections is further proof that President Sisi is building a regime without mass democratic support
Middle East Eye
Roma, 20 ottobre 2015, Nena News – Egypt’s ongoing parliamentary elections – farcical in every sense, with a turnout so far of only 2 percent – are further proof that Egypt is witnessing the solidification of a quasi-authoritarian system of government, not a democratic revival.
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- Écrit par Michele Giorgio
- Catégorie : Egitto
Energia. La scoperta di un imponente giacimento di gas naturale davanti alle coste egiziane manda in fumo i piani di dominio energetico di Tel Aviv nel Mediterraneo orientale
Gerusalemme, 1 settembre 2015, Nena News – Ampiamente annunciato, il crollo in Borsa delle compagnie responsabili dello sfruttamento dei giacimenti israeliani di gas Tamar e Leviathan, è puntualmente avvenuto ieri e si è trascinato dietro tutto il settore energetico. Era inevitabile dopo l’annuncio fatto domenica dall’Eni della scoperta, al largo della costa egiziana, del più grande giacimento di gas naturale nel Mediterraneo. Annuncio giunto, peraltro, pochi giorni dopo la conferma del rallentamento ben oltre le previsioni della crescita economica israeliana. Senza dimenticare le tensioni e le proteste andate avanti per mesi per le decisioni prese dal governo Netanyahu in merito allo sfruttamento dei giacimenti di gas, sfavorevoli ai consumatori locali e mirate a fare la fortuna dei giganti dell’energia e delle casse dello Stato.
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- Écrit par NENA-News
- Catégorie : Egitto
04 lug 2015
L’attacco, che non ha provocato danni né feriti, è stato rivendicato dalla “Provincia del Sinai”, gruppo affiliato allo Stato Islamico. I jihadisti spiegano che è una ritorsione per il sostegno offerto da Tel Aviv alle truppe egiziane
Miliziani della “Provincia del Sinai”
Roma, 4 luglio 2015, Nena News – Due razzi, sparati dalla Penisola del Sinai, hanno colpito ieri la regione di Eshkol [sud d’Israele, ndr] senza causare danni materiali né vittime. Un gruppo affiliato allo Stato Islamico (Is) – “la Provincia del Sinai” – ha rivendicato su Twitter l’attacco nella “Palestina occupata” [Israele, ndr]. Il motivo? L’aiuto (presunto) offerto da Tel Aviv alle forze armate egiziane mercoledì scorso quando i jihadisti hanno attaccato almeno 10 checkpoint dell’esercito nel nord del Sinai uccidendo più di 70 soldati (il Cairo parla solo di 17 vittime tra le sue fila). Non un attacco, dunque, contro “l’entità sionista” perché “forza occupante in Palestina”. Almeno in questa fase, la lotta per “la liberazione di Gerusalemme” non è tra le priorità dei gruppi jihadisti (come più volte dimostrato nei fatti dall’Is e dai qa’edisti di an-Nusra)
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