il Fatto Quotidiano, 29 gennaio 2016
Il Technion ha un rapporto “attivo e durevole”, documentano i promotori, con l’esercito e l’industria militare israeliana. È lì che è stato prodotto il Caterpillar “D9”, un bulldozer controllato “in remoto” e usato per demolire le case dei palestinesi. L’istituto collabora con le maggiori aziende produttrici di armi in Israele, come Elbit Systems, la stessa che ha fabbricato i droni “utilizzati dall’esercito per colpire deliberatamente i civili in Libano nel 2006, a Gaza nel 2008-2009 e nel 2014 e fornisce le apparecchiature di sorveglianza per il Muro dell’apartheid”. L’università israeliana, inoltre, “forma i suoi studenti di ingegneria affinché lavorino con aziende che si occupano direttamente dello sviluppo di armi complesse”. Per fare un esempio, la stessa Elbit Systems ha stanziato circa mezzo milione di dollari in borse-premio per gli studenti del Technion che si specializzino in questo tipo di ricerche – senza contare gli incentivi accademici – altro esempio – di cui hanno goduto gli studenti che hanno partecipato all’operazione Piombo Fuso, nel 2008-2009.