Giunge alla sua XIII edizione l’Al Ard Doc Film Festival, organizzato dall’Associazione Amicizia Sardegna Palestina di Cagliari

alard2016

Roma, 4 marzo 2016, Nena NewsDal 9 al 12 marzo i locali della Cineteca Sarda vedranno impegnati organizzatori e spettatori in un fitto susseguirsi di 32 proiezioni, approfondimenti e incontri con i registi per l’edizione 2016 dell’Al Ard Doc Festival. Come ogni anno sarà la Palestina a fare da protagonista: sono numerose le produzioni di giovani e giovanissimi registi da Gaza e dalla Cisgiordania che raccontano, attraverso i loro lavori, nuovi modi di vivere e resistere sotto occupazione. Interessante a questo proposito il corto di Mahen Hammad, “Kickflip over occupation” o “To my Mother” di Ahmad al Bazz, “Sumud. Resistere per esistere” di Sahera Dirbas.

Non vengono comunque tralasciate tematiche attuali come il dramma dell’immigrazione (“Las lagrimas de Africa”, di Amparo Climent) o le riflessioni su un Islam “tradizionalista”, raccontato nel “Nemico dell’Islam?” di Stefano Grossi, tramite le parole del tunisino Nouri Bouzid.

 E poi ancora la Tunisia, con un breve filmato che oppone allo stato d’emergenza, seguito agli attentati del 2015, il desiderio di poter condurre una vita “normale” e la speranza di un riscatto culturale da parte del popolo tunisino (“Parallele”, di Bilal Athimni)

 Interessanti spunti di riflessione arrivano anche dal documentario girato nel Sahara Occidentale, tra i campi profughi Saharawi (“Solo per farti sapere che sono viva”, di S. Ghizzoni ed E. Zuccalà) o dal racconto dell’esperienza di un pied-noir che torna in Algeria cinquant’anni dopo aver abbandonato il paese (“La nuit s’acheve”, di Cyril Leuthy).

 Toccante anche il lavoro di al-Mohannad Khaltoum, “Jasmine”, che narra le vite di alcuni bambini siriani nel contesto degli ultimi avvenimenti che stanno scuotendo la Siria.

 Anche quest’anno il Festival si è dotato di una giuria d’eccezione: non potevano mancare, infatti, il poeta palestinese Ibrahim Nasrallah e la regista Monica Maurer. Presenti anche Wasim Dahmash (IULM, già Università di Cagliari), Felice Tiragallo dell’Università degli Studi di Cagliari e Antonello Zanda in veste di Direttore della Cineteca. Il tutto meticolosamente coordinato dalla ormai pluriennale esperienza di Direttore Artistico del Festival, Giuseppe Pusceddu.

 Novità di questa edizione è la giornata dedicata alla formazione di docenti e professori, con un seminario dal titolo “Origine, storia ed evoluzione dei conflitti in medio oriente”, organizzato in collaborazione con l’Associazione Professionale Proteo Far Sapere e FLC CGIL che si terrà venerdì 11 nei locali del Teatro Massimo.

 Sempre il Teatro ospiterà gli studenti delle scuole superiori che la mattina di sabato 12 parteciperanno alla giornata “Palestina in Cattedra”, un momento di incontro e di confronto con i registi presenti.

 Nella giornata di chiusura, dopo la cerimonia di premiazione, Monica Maurer presenterà il nuovo lavoro della regista giordana Annemarie Jacir “When I saw you”, che ripercorre la storia di Tarekh e di sua madre, palestinesi e profughi della guerra del ’67.

 Il Festival ha mantenuto anche il suo carattere itinerante. Iniziata l’anno scorso la collaborazione con il Centro Servizi Culturali di Macomer (Nuoro), quest’anno viene rinnovata e consolidata con un “pre-festival” nelle giornate di giovedì 3 e venerdì 4 marzo, durante le quali verranno proiettati rispettivamente il documentario “Shujaiyya”, di Mohammed al-Mughanni, e “Nemico dell’Islam?”, di S. Grossi. Nena News

 

http://nena-news.it/torna-lappuntamento-cagliaritano-con-il-cinema-arabo-palestinese/