Comunicato stampa

In  relazione all’annuncio che il paese ospite della trasmissione televisiva di Beppe Severgnini “L’Erba dei Vicini” giovedì prossimo sarà  Israele, La Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese ha postato stamane sul profilo facebook della trasmissione la seguente lettera indirizzata al conduttore:

Saremo in tanti e tante giovedì prossimo, dr. Severgnini, a seguire la sua trasmissione con interesse ed attenzione particolari, perché il vicino di turno sarà Israele. E’ ben evidente che  un conto è confrontarsi poniamo con Olanda o Francia, altro conto  è che il confronto sia con Israele.

Olanda e Francia, come del resto, nel suo piccolo, anche l’Italia, hanno un pesantissimo passato coloniale di cui possono rispondere ormai solo dinnanzi alla Storia; Israele invece  ha un pesantissimo presente coloniale del quale, se un giorno risponderà   alla Storia,   oggi deve/dovrebbe rispondere   alla Politica, ai Tribunali Internazionali ed alle opinioni pubbliche di tutto il mondo.

Nella trasmissione saranno ovviamente presentate le eccellenze di Israele.  E ne ha  senza dubbio: sul piano tecnologico, scientifico, artistico, economico, degli armamenti (!), dell’agricoltura, etc. Sarebbe assurdo non presentarle. Ma sarebbe altrettanto assurdo non presentare Israele anche come paese occupante, che mantiene la Cisgiordania sotto una ferrea occupazione, ha posto sotto assedio la Striscia di Gaza - dove un milione e ottocentomila persone manca  di tutto – ed ha costruito le proprie   eccellenze ed il proprio benessere anche  grazie a più di mezzo secolo di confische, espropri e accaparramento  di  risorse dei territori  che   occupa.

 Si parlerà probabilmente delle efficacissime misure di sicurezza che Israele può vantare e del suo diritto di difendersi, ma  si dovrebbe   parlare anche del diritto del Popolo Palestinese di difendersi e ribellarsi all’invasore e di pretendere di vivere in libertà e dignità, cosa che gli è negata. Altrimenti all’opinione pubblica si darebbe  di Israele  una visione non solo parziale, ma distorta ed il confronto sarebbe  falsato. Come  si falserebbe la realtà se si tacesse che all’interno di Israele, persino  tra gli alti gradi delle forze armate e nella diplomazia,  sono molti gli oppositori e i critici del governo per la politica nei confronti dei Palestinesi e che non solo in Israele si sta sviluppando un’opposizione ebraica al sionismo.

A proposito di violazioni del Diritto Internazionale tenga conto – e ne informi i telespettatori – che Israele ha collezionato ben 87 Risoluzioni di condanna da parte dell’Onu,  che anche  il Parlamento Europeo con la Risoluzione del 5 luglio 2012 ha ribadito che gli  insediamenti  dei coloni israeliani sono illegali, che il IV Comma dell’articolo 8 dello Statuto della Corte Penale Internazionale dichiara “crimini di guerra” le modalità con le quali Israele costruisce le colonie. E potremmo continuare a lungo.

Glielo chiediamo perché solo un­a opinione pubblica bene informata può influire efficacemente sulle istituzioni nazionali ed internazionali affinché si adoperino per far cessare l’occupazione israeliana che è condizione indispensabile per portare pace e giustizia nella  delicatissima area geografica del Medio Oriente.

Buona ed equilibrata trasmissione.

Per la Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese:

Anissa Manca -  Rete Radié Resh

Anna Farkas - US Citizens for Peace & Justice

Carla Razzano – Donne in Nero

Loretta Mussi – BDSRoma….

Marco Ramazzotti Stockel – Ebrei Contro l’Occupazione

Meri Calvelli  -  Centro di Scambi Culturali Italo Palestinese VIK - Gaza

Nino Lisi – Per Non dimenticare Gaza

Rossella Palaggi – AssoPace Palestina

Alessandra Capone, Flavia  Donati,  Franco Speranza,  Luisa Moruzzi,  Marco Di Renzo, Noemi Colombo, Paola Slaviero, Rossana Platone

Roma 12 aprile 2016.