Nuvole, 17 aprile 2016

 

E’ normale che nei periodi di crisi economica (e quindi sociale) prolungata la democrazia sia in pericolo. Lobbies tradizionalmente potenti vedono pencolare le basi del loro potere (è il caso, qui e ora, delle banche toscane, tanto per fare un esempio); e altre meno potenti sgomitano per avere più spazio. Nasce allora facilmente una coalizione fra gruppi di potere e politici ambiziosi che propone la riduzione della democrazia a favore di un’oligarchia [....]

D’Alimonte, e chi sostiene l’Italicum, sceglie la prima scommessa: ritiene che dare i pieni poteri a Renzi sia una buona soluzione. Non dubito che abbia effettuato questa scelta in assoluta buona fede, ma ciò implica che ritiene che Renzi abbia la volontà, la capacità e la forza di andare contro i poteri forti per propiziare la rinascita del paese; oppure che gli interessi dei potenti gruppi che lo appoggiano, dal Monte dei Paschi di Siena alla Banca Etruria e alla Total, coincidano con quelli del popolo italiano. Io penso che entrambe le ipotesi siano campate in aria; temo che presto sapremo chi avrà avuto ragione.