Nuvole, 17 aprile 2016

 

Alla base della crescita smisurata delle diseguaglianze tra un’esigua minoranza sempre più ricca e la stragrande maggioranza della popolazione impoverita, della crisi occupazionale, del meccanismo del debito nel quale sono avvitati gli Stati, ci sono decisioni politiche. Non solo d’intervento in questioni monetarie e bancarie, oppure di deregolamentazione a favore di grandi gruppi industriali e lobbies, ma anche scelte di omissione.

[...] Scrive Gallino: «La Commissione europea e il Consiglio europeo – istituzioni non elette da nessuno – dispongono di poteri pressoché illimitati», in particolare nei settori delle politiche economiche e sociali. «Il culmine delle attività di sequestro della sovranità economica e politica dei nostri paesi da parte di queste due istituzioni dell’Unione europea – osserva il sociologo – è stato toccato nel 2012 con l’imposizione del trattato detto in breve fiscal compact, il quale prevede l’inserimento nella legislazione di ogni Stato membro del pareggio di bilancio, ‘preferibilmente in via costituzionale’», che ha portato in Italia, altra iniziativa politica, alla contestata modifica dell’articolo 81 della Costituzione.