January 8, 2018

Il governo israeliano pubblica i nomi di 20 associazioni di tutto il mondo a cui membri sarà vietato l’ingresso nel paese dal primo marzo. L’ultima misura di una serie di concreti attacchi al movimento internazionale. La filiale italiana a Nena News: “Parte di una crescente campagna di intimidazione”

BDS France

Roma, 8 gennaio 2018, Nena News – La firma è quella del ministro degli Affari Strategici israeliano, Gilad Erdan. La mente è il governo Netanyahu, protagonista di una stretta durissima, ormai iniziata da tempo, nei confronti di individui e associazioni legati al movimento Bds, Boicottaggio Disinvestimento e Sanzioni, in tutto il mondo.

January 6, 2018

Addis Abeba prosegue con i lavori per la faraonica diga sul Nilo. Il Cairo minaccia ma è meno autorevole e forte a causa di crisi economica e instabilità interna. Intanto Erdogan si affaccia sul Mar Rosso

egitto

 – Il Manifesto

Roma, 6 gennaio 2018, Nena NewsNon è mai stato così evidente come in questo periodo il declino dell’Egitto in politica estera. Martoriato da attentati a danno dei civili e da attacchi alle sue forze armate da parte dei jihadisti. In affanno per la debolezza dell’economia e largamente dipendente dall’aiuto finanziario dall’estero, in particolare dall’Arabia saudita, l’Egitto ha perduto buona parte dell’autorevolezza che aveva costruito negli anni del nasserismo e conservato anche dopo la firma del trattato di pace con Israele che lo aveva isolato nel mondo arabo. I suoi avversari ormai se ne rendono conto.

The New York Review of Books, January 18, 2018

Stephen Shore/303 Gallery, New York Nabi Musa, West Bank, January 19, 2010; photograph by Stephen Shore from the exhibition Stephen Shore, on view at the Museum of Modern Art, New York City, through May 28, 2018. The catalog is by Quentin Bajac, with contributions by David Campany, Kristen Gaylord, and Martino Stierli. It is published by MoMA.

In his chapter on the colonization of North America and the subjugation of Native Americans, Fields describes how “the law emerged as a crucial instrument in dispossessing Amerindians and transferring their land to colonists.” [...]

January 4, 2018

Prima «consegna» Gerusalemme a Israele, poi scarica il barile: Washington taglierà 300 milioni l’anno se Ramallah non negozia. A rischio anche i 364 milioni all’agenzia Onu che si occupa dei profughi nei Territori e nella diaspora

Foto tratta da EuroNews

Foto tratta da EuroNews

 – il Manifesto

Gerusalemme, 4 gennaio 2017, Nena News – «I palestinesi devono farne a meno, quei dollari servono solo a pagare il coordinamento di sicurezza tra servizi dell’Anp e quelli israeliani e qualche progetto civile in Cisgiordania e Gaza». L’analista Ghassan al Khatib sminuisce il peso dell’aiuto annuale Usa, circa 300 milioni di dollari, minacciato da Donald Trump per imporre ai palestinesi di tornare – nonostante la sua dichiarazione su Gerusalemme capitale d’Israele – al tavolo delle trattative con Israele. L’esortazione di Khatib a non farsi condizionare si aggiunge alla fermezza che, almeno in queste ore, la presidenza dell’Anp e l’Olp mantengono nei confronti della Casa Bianca. «Gerusalemme non è in vendita» ha replicato a Trump il portavoce palestinese Nabil Abu Rudeina.

Haaretz, Jan 7, 2018


A pro-Palestinian BDS protest in Paris, France August 13, 2015 AFP

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European organizations:

■ The France Association Palestine Solidarity